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- Categoria: PROGETTI
- Pubblicato: Giovedì, 27 Settembre 2018 16:43
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Il progetto "AS.Y.LUM promuovi una terra accogliente" promosso dal GUS Gruppo Umana Solidarietà è finanziato nell’ambito del programma Erasmus Plus – KA3 – Dialogo strutturato con i decisori politici 2016-1- IT03-KA347- 008335 e, in un clima di forte diffidenza verso i popoli che migrano, è nato con l'intenzione di promuovere una riflessione non stereotipata sulle dinamiche delle migrazioni che non possono e non devono essere contrastate costruendo muri e bloccando le frontiere.
Il progetto ha visto la partecipazione di circa trenta giovani, italiani e stranieri, che in questa occasione hanno l’opportunità di avviare un dibattito sui temi dell’inclusione sociale, del diritto d’asilo e del riconoscimento dei diritti di cittadinanza alle persone di origine straniera, in una società multiculturale come quella in cui viviamo. Nel momento conclusivo del progetto i partecipanti si sono espressi in un sondaggio on-line che a livello nazionale ha interrogato e simolato i giovani a riflettere sul diritto d’asilo.
Il progetto si è sviluppato in tre fasi, con specifiche attività ed eventi:
– Associate ‘nd Partecipate, parole chiave del primo evento focalizzano l’attenzione sull’importanza di aggregarsi, discutere, capire le differenze per poi partecipare attivamente alle politiche giovanili.
– You Decide, tocca ai giovani pronunciarsi su come vedono l’Italia ma più in generale l’Europa: dove sono i diritti e per chi? Cosa fanno realmente i territori per integrare? I migranti sono una risorsa?
– Load ur Mood, per riflettere su quanto emerso, elaborare dati, informazioni ed emozioni; per aprire un dialogo costruttivo con i decisori politici.
Claudia Santoni dell'Osservatorio di Genere ha partecipato a tutte le fasi del progetto in qualità di esperta. In particolare ha contribuito all'elaborazione del sondaggio on-line e ha realizzato il report finale studiando i dati e i risultati del sondaggio.
Silvia Casilio dell'Osservatorio di Genere ha poi partecipato alla due giorni finale di AS.Y.LUM presso la Sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata presentando il report intitolato "Integrarsi per Partecipare. Partecipare per Integrarsi".
èTvMarche | 5 settembre 2017
Il progetto OrmeInForma ha avuto luogo tra settembre e dicembre 2016 a Fermo.
Nato da un'idea progettuale dell'Osservatorio di Genere è stato promosso dalla Consigliera di Parità per la Provincia di Fermo, Barbara Ermini, in collaborazione con l’Ambito Sociale XIX.
Essendo da sempre impegnato a proporre azioni di sostegno e di valorizzazione del ruolo delle donne nel mondo del lavoro, l'Osservatorio di Genere ha confezionato questo progetto che nasce dalla costatazione degli effetti negativi che la crisi economica ha avuto sul già difficile accesso femminile all'occupazione. La crisi infatti ha accentuato quelle difficoltà che potremmo definire storiche e che riguardano proprio le donne: inserimento, continuità lavorativa, conciliazione famiglia-lavoro.
Questo complicato rapporto creatosi tra offerta di lavoro e occupazione femminile richiede a nostro avviso l'utilizzo di strumenti nuovi e flessibili per leggere ed intervenire sulla qualità del lavoro femminile: valorizzazione della formazione posseduta, riconoscimento delle competenze professionali acquisite, ri-orientamento in fase di disoccupazione, riconoscimento dei diritti contrattuali, riposizionamento delle donne con elevati titoli di studio, accompagnamento in relazione alle problematiche del precariato e della conciliazione.
OrmeInForma, prendendo spunto da due progetti analoghi, nonché omonimi, sperimentati dall'OdG prima a Tolentino nel 2011 e poi a Macerata nel 2012 e coordinati da Claudia Santoni, consiste in un percorso di orientamento e di formazione che si pone l'obiettivo di aiutare le donne a dare valore e concretezza alla loro identità personale e lavorativa, per spendere in modo positivo le esperienze acquisite nel mercato del lavoro. Lo strumento individuato per raggiungere le finalità progettuali è l'autobiografia narrativa che in modo efficace riesce a connettere esperienza personale e dimensione sociale.
OrmeInForma ha avuto la seguente struttura:
Fondamentali per questo ultimo evento sono stati i prodotti realizzati da due giovani artiste, una fotografa, Giorgia Vlassich e una pittrice, Silvia Ridolfi, coinvolte come osservatrici-partecipanti durante lo svolgimento dell’intervento orientativo e formativo. A loro è stato chiesto nella fase di restituzione del progetto, con il supporto dell'Osservatorio di Genere, di dare conto in chiave artistica di quanto ascoltato e visto per trasmettere all'esterno il "senso" ed il "significato" dell'azione formativa (foto, illustrazioni).
OrmeInForma 2016 inoltre ha visto anche la sperimentazione del teatro dell'oppresso come tecnica di comunicazione e crescita grazie alla collaborazione con l'attrice Chiara Laurenzi.
La fase di restituzione ha potuto contare su due momenti diversi:
Foto di Giorgia Vlassich