Proseguono le attività del progetto RADart che ci vede impegnati, tra le altre cose, nella realizzazione di un Manuale Europeo per gli Youth Workers (operatori giovanili): uno strumento basato su approcci creativi e collaborativi per prevenire il rischio di radicalizzazione violenta tra i giovani.
Nell’ambito di questo progetto, co- finanziato dal Programma Erasmus + dell'Unione Europea, l’Osservatorio di Genere sta lavorando insieme ad altri cinque partner: il capofila Merseyside Expanding Horizons (UK), Town Hall Kostrzyn nad Odra (Polonia), Le Foyer des Jeunes des Marolles (Belgio) ed Élan Interculturel (Francia).
Cosa abbiamo fatto finora nell’ambito del progetto RADart
RADart si fonda sull’idea che sia possibile utilizzare l’arte come strumento per aiutare i giovani a essere più consapevoli dei processi di radicalizzazione e a sviluppare un pensiero critico in merito a questo tema.
Nella prima fase di lavoro abbiamo condotto una serie di questionari e interviste che hanno coinvolto gruppi di giovani nei diversi Paesi al fine di testare la validità di questa premessa.
Le risposte raccolte sono state raccolte in un Report Europeo che restituisce un quadro più chiaro di come l'arte possa essere uno strumento efficace per prevenire la radicalizzazione violenta.
In particolare, le attività di ricerca hanno confermato che:
- L'arte crea un senso di appartenenza e colma il vuoto identitario in cui si sviluppano atteggiamenti estremisti.
- L'arte stimola il pensiero critico e, allo stesso tempo, incanala le energie dei giovani in percorsi creativi piuttosto che distruttivi.
- L'arte costituisce un mezzo efficace per esprimere frustrazioni e rancori.
Il Report completo è stato pubblicato sul sito ufficiale del progetto RadArt ed è disponibile anche in italiano: puoi scaricarlo e leggerlo qui.
Come sarà strutturato il Manuale per gli Youth Workers
Il Manuale Europeo per gli Youth Workers raccoglie una serie di metodologie creative e digitali che possono essere utilizzate con i giovani che vivono in contesti a rischio di radicalizzazione violenta.
Questo strumento ha diverse finalità:
- aiutare gli operatori ad avvicinare i giovani attraverso l’arte e fornire loro le competenze necessarie per proporre attività creative;
- motivare gli operatori giovanili a lavorare contro la radicalizzazione violenta;
- promuovere l'arte come mezzo di dialogo pacifico e di espressione di sé;
- promuovere il pensiero critico tra i giovani;
- contribuire a creare spazi sicuri e società inclusive.
Per progettare il Manuale abbiamo organizzato due momenti di formazione. Il primo si è svolto a luglio 2021 a Macerata ed è stato coordinato dall’Osservatorio di Genere; il secondo si è tenuto a novembre 2021 a Kostrzyn in Polonia con l’obiettivo di dare ai partner l’opportunità di preparare e testare le attività da inserire nel Manuale.
Cosa abbiamo fatto durante il primo LTTA in Italia
Il primo LTTA (Attività di apprendimento, insegnamento, formazione), tenutosi dal 19 al 23 luglio 2021 in Italia, ha coinvolto giovani dai 18 ai 25 anni provenienti dai cinque Paesi europei toccati dal progetto.
In questa occasione abbiamo proposto il workshop "L'Europa è un Corpo", tenuto dalle artiste Aurora Carassai, Sophia Ruffini e Simona Muscolini. Durante il laboratorio abbiamo utilizzato tecniche di scultura e fotografia per stimolare la riflessione su diversi temi quali identità, empatia e inclusione, e abbiamo sperimentato come l’arte possa essere un mezzo per entrare in contatto con gli altri e le loro emozioni attraverso la produzione artistica.
Abbiamo anche realizzato un video che racconta la nostra esperienza a Macerata.
Per saperne di più su questa attività, puoi leggere l’articolo sul sito ufficiale di RadArt.
Cosa abbiamo fatto durante l’incontro con i partner in Polonia
Durante l’incontro a Kostrzyn, ci siamo confrontati con i partner, formandoci a vicenda sulle metodologie e sugli strumenti sviluppati. Infine, abbiamo scelto le attività da testare con gli operatori giovanili in ciascuno dei Paesi coinvolti.
In questa occasione, l'Osservatorio di Genere (IT) è stato rappresentato da Aurora e Brian che hanno proposto il laboratorio artistico “The Face of Europe” che invita i partecipanti a lavorare insieme per creare l'immagine di un volto: il volto ipotetico del nuovo cittadino europeo che si propone di contrastare la radicalizzazione attraverso il dialogo
Nel blog di RadArt sono presentate alcune delle attività proposte dagli altri partner.
I prossimi passi
Nelle prossime settimane, ogni partner organizzerà dei workshop locali con gli operatori giovanili per testare sul campo queste attività nel Regno Unito, in Italia, Francia, Belgio e Polonia.
Al termine della fase di test, il Manuale sarà pubblicato su www.radartproject.com e sarà disponibile per il download in inglese, italiano, francese e polacco.
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