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Categoria principale: PROGETTI
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Categoria: Concorso didattico "Sulle vie della parità nelle Marche"
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Pubblicato: Sabato, 31 Agosto 2019 20:06
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Bando di concorso Sulle vie della parità nelle Marche | III Edizione - anno 2019/2020

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Il concorso Sulle vie della parità nelle Marche è indetto dall'Osservatorio di Genere con il patrocinio della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche (CPO) e del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, in collaborazione con il Sistema Museale dell'Università di Camerino, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche. Questa terza edizione, inoltre, ha il sostegno della Coop Alleanza 3.0.
Questo bando è per il terzo anno consecutivo parte del concorso nazionale Sulle vie della parità (Edizione VII) promosso da Toponomastica femminile con il patrocinio di Rete per la Parità, FILDIS, Power&Gender, Casa editrice Matilda, Associazione Le Sentinelle onlus, Casa Ascione, Grammatica&Sessismo, Maria Pacini Fazzi editore ed altre realtà nazionali.
Inoltre, il concorso nazionale vede quest'anno la partecipazione diretta del Premio Calvino e dell’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari, del CIDI Palermo, della Società Italiana delle Storiche (SIS) che ne curano sezioni e sottosezioni nazionali.
In linea con quanto previsto dal concorso nazionale, le attività di ricerca-azione del concorso sono rivolte alle scuole di ogni ordine e grado (dalla primaria alla secondaria di secondo grado), agli atenei e agli enti di formazione ed è finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne marchigiane alla costruzione della società.
Il carattere trasversale della toponomastica e dell’analisi del territorio offre numerose opportunità didattiche di integrazione interdisciplinare e nel contempo permette a bambine e bambini, ragazze e ragazzi di sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città, nel rispetto dei valori dell’inclusione.
Gli obiettivi che il concorso si pone di raggiungere sono:
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promuovere la (ri)scoperta di figure femminili che hanno contribuito allo sviluppo sociale, culturale o economico del territorio e proporle alle sedi competenti per nuove intitolazioni, al fine di ridurre il gap di genere nella toponomastica;
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definire, nel proprio territorio, itinerari in grado di riportare alla luce le tracce delle donne che hanno contribuito alla crescita sociale e culturale del Paese;
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divulgare, attraverso svariate forme espressive, la conoscenza di protagoniste visibili e nascoste della vita collettiva;
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individuare modelli femminili di valore e di differenza di ieri e di oggi ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità.
Si raccomanda una particolare attenzione al linguaggio, che dovrà rendere visibile la presenza femminile attraverso un corretto uso della grammatica.
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