La premiazione della VI edizione del concorso didattico dell’Osservatorio di Genere all’Università di Camerino.
Lo scorso 25 maggio si è tenuta la cerimonia di premiazione della VI edizione del concorso didattico Sulle vie della parità nelle Marche - a.s. 2022/2023 promosso dall'Osservatorio di Genere. Anche quest'anno ad ospitare la premiazione il Polo di Informatica dell'Università di Camerino. Tredici le scuole premiate: più di 200 bambini e bambine, ragazzi e ragazze provenienti da tutte le province marchigiane hanno riempito l'Università.
Il concorso didattico marchigiano è parte di “Sulle vie della parità” (Edizione X), concorso nazionale promosso da Toponomastica Femminile, con cui l'Osservatorio di Genere collabora da anni.
“La sesta edizione del concorso didattico Sulle Vie della Parità nelle Marche” ha detto Claudia Santoni, presidente dell’Osservatorio di Genere “si è chiusa raddoppiando il numero di scuole partecipanti a livello regionale, un importante traguardo che ci fa ben sperare per il futuro. La nostra rete si allarga e diventa sempre più un network di scuole capaci di compiere quell’educazione alla diversità e alle differenze che è fondamento del vivere comune tra uomini e donne e che è centrale nella prevenzione delle discriminazioni e delle violenze di genere.
Il nostro concorso è riuscito a creare negli anni una comunità scolastica i cui lavori, sempre più curati e di qualità, restituiscono vita e memoria a tante donne marchigiane meritevoli ed esemplari. Questo nuovo immaginario simbolico che stiamo costruendo di anno in anno, e che richiama il principio della parità tra i generi, siamo convinte che potrà creare una modificazione effettiva del reale per le nuove generazioni. Questo lo spirito che accompagna il sostegno dato al concorso didattico dai nostri partner che hanno creduto nella finalità innovativa di questa iniziativa, unica nel suo genere nella Regione Marche”.
Ad aprire i lavori della premiazione il Rettore Claudio Pettinari che ha ricordato ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine l'importanza del linguaggio di genere, perché nominare correttamente le cose fa sì che anche l'impossibile diventi possibile. Infine parlando a tutti e a tutte ha ribadito che se c'è una speranza per il futuro quella speranza è rappresentata proprio dalle giovani generazioni:
"Noi ci salveremo grazie al vostro impegno, grazie alle vostre attività, grazie alle vostre conoscenze. All'università si impara a fare bene come si impara a fare bene nella scuola primaria e secondaria ed è un percorso di crescita. Ricordate che non si smette mai di crescere come non si smette mai di studiare perché quello studio servirà per fare bene.
Noi siamo venuti al mondo per fare bene, non per altro, e quando facciamo qualcosa che è semplicemente egoistico, per noi e basta, quel bene non lo trasferiamo, quell'attività non serve.
È bene ciò che facciamo per la comunità e per le altre persone. Le vostre insegnanti stanno facendo bene per voi, l'università cerca di preparare le persone che insegneranno o lavoreranno per voi e voi dovete studiare e apprendere bene perché quando quel bene sarà diventato vostro,sarà diventato di tutte e tutti.
Allora, sicuramente,questo pianeta si salverà e noi con lui".
Barbara Re, prorettrice alle pari opportunità dell’Università di Camerino, ha poi sottolineato l'importanza del concorso didattico che rientra tra le azioni strategiche che UNICAM mette in campo ormai da anni per ridurre e contrastare il divario di genere. Come anche nella scorsa edizione, l'Università di Camerino ha, infatti, aperto le proprie porte ospitando le scuole vincitrici della sezione C dedicata alle donne e le STEM. Visite all'orto botanico a cura del professor Alessandro Blasetti del Sistema museale dell'Università di Camerino e laboratori di informatica hanno coinvolto bambini e bambine, ragazzi e ragazze di tutta la regione abbattendo le barriere che di solito dividono i diversi livelli di istruzione.
Prima di iniziare con la premiazione delle scuole, Silvia Casilio, Vicepresidente dell'Osservatorio di Genere e responsabile per l'associazione dell'organizzazione del concorso, ha ringraziato le scuole per la partecipazione:
“Voi, i vostri progetti” ha affermato “sono la dimostrazione che la scuola che ha al centro i bisogni dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze non solo è possibile ma esiste. Il concorso ci dà anche l'occasione di raccontare una scuola viva, una scuola in cui si insegna la libertà di pensiero e di azione, una scuola in cui si lavora nel rispetto delle possibilità di ognuno valorizzando i talenti di tutti e tutte. Non solo. Sulle vie della parità nelle Marche è anche un momento di incontro e di confronto di buone pratiche e di saperi tra giovani di diversa età e tra generazioni”.
Poi Luisa Gianfelici e Aurora Carassai hanno presentato il team di artiste dell'Osservatorio di Genere che da diversi anni realizzano le opere artistiche pensate ad hoc per le scuole vincitrici del concorso, a cui, oltre all'opera, spetta anche un contributo economico e i libri della casa editrice Settenove. Il team artistico dell'Osservatorio di Genere, coordinato da Luisa Gianfelici, è composto dalla già citata Aurora Carassai, Elena Borioni e Daniela Scriboni.
Il momento centrale della cerimonia, però, è stato appunto la premiazione: la scena è stata occupata interamente dai bambini e dalle bambine, dai ragazzi e dalle ragazze accompagnate da docenti e dirigenti scolastici che hanno potuto raccontare e presentare il proprio lavoro.
Creatività, originalità e capacità di approfondimento storico e di ricerca sul territorio sono stati gli elementi che hanno contraddistinto i lavori premiati in questa sesta edizione. Un plauso particolare va sicuramente ai docenti e alle docenti che hanno saputo cogliere l’opportunità messa a disposizione dal concorso non solo per sensibilizzare i più giovani sui temi della parità e del rispetto alle differenze ma anche per aver saputo sperimentare nuovi linguaggi e percorsi educativi-didattici: il maestro Fabio Felici, le maestre Laura Lautizi, Antonella Ugolini, Roberta Bernabè, Laura Fusaro, i docenti e le docenti, Veronica Marchi, Eleonora Celi, Paola Fraschetti, Valerio Bergamaschi, Stefano D'amico, Gabriella Veschi, Silvia Bartolini, Sonia Paradisi, Eleonora Mancini, Iolanda Polidoro, Tiziana Conti, Anna Maria Ucci, Stefania Sparaciari, Sara Bucefalo, Renza Cortini, Giulia Taborro, Daniela Lacché, Giovanna Mancini, Federico Teloni, Chiara Silvestro.
Ogni scuola è stata premiata da uno dei partner del concorso didattico che è intervenuto leggendo anche la motivazione con cui la Commissione di valutazione ha assegnato i vari premi.
Carla Scarponi e Valeria Pasqualini, in rappresentanza dell'Ambito Territoriale Sociale 15 di Macerata, hanno premiato le scuole maceratesi con le seguenti motivazioni:
IIB DEL LICEO CLASSICO “G. LEOPARDI” DI MACERATA
1° Premio ex aequo SEZIONE A – CITTADINANZA ATTIVA
Per l’accuratezza della ricerca e la fedeltà nel raccontare la storia di Artemisia Gentileschi, che molti conoscono ma non in maniera approfondita, facendoci ascoltare con la potenza di un racconto narrato in prima persona la violenza subita non solo da un uomo ma da un’intera società, soffermandosi sul coraggio mostrato e su un percorso di vita e artistico eccezionale in tutti i suoi molteplici aspetti.
“Ma io vi chiedo di non fare del mio ricordo un ricordo di violenza”. Grazie per esserci riusciti.
5C DELLA SCUOLA PRIMARIA “DE AMICIS” DELL’IC “E. FERMI” DI MACERATA
2° Premio SEZIONE D – PERCORSI
Joyce Lussu, una donna meravigliosa: “Giurai a me stessa che mai avrei usato i tradizionali privilegi femminili: se rissa doveva esserci, nella rissa ci sarei stata anch’io”. Il premio va non solo al lavoro prodotto, ma anche nell’aver scelto, e non è sicuramente scontato, di approfondire la figura di una donna straordinaria, il cui coraggio, forza e determinazione sono un riferimento da seguire.
2^A DELL'IC "PALADINI" DI TREIA
2° Premio SEZIONE C – STEM
#BRAVISSIMI! La bellezza di questo Concorso è l’entusiasmo e la creatività che riesce a generare negli studenti e nelle studentesse che partecipano. E il vostro video è un concentrato di entusiasmo. Grazie per le vostre “interviste impossibili”: le STEM sono le materie del futuro, sensibilizzare sull’importanza che sempre più donne intraprendano questi percorsi, significa porre l’accento su tematiche fondamentali quali gender gap e parità di diritti.
2E INDIRIZZO TECNICO- AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA DELL’IIS “GARIBALDI” DI MACERATA
1° Premio ex aequo SEZIONE B - LAVORO
Per aver saputo concentrare l’attenzione in maniera affascinante e coinvolgente sulla figura delle Vergare, “mani operose guidate da un’intelligenza pacifica”, elemento fondamentale del nostro tessuto storico e culturale.
Per aver saputo collegare passato e presente, punti di forza e difficoltà, rimandandoci la necessità di continuare a concentrare le nostre forze per costruire una società in cui donne e uomini abbiano pari diritti.
Danila Baldo, Toponomastica femminile:
2^B e 3^A del Liceo artistico "Mannucci" di Ancona
3° Premio Sezione A - Cittadinanza attiva
Le classi 2B e 3A del Liceo Artistico “Mannucci” di Ancona, guidate dalla docente Gabriella Veschi, hanno partecipato alla Sezione Cittadinanza Attiva e hanno rispettato pienamente il significato dell’ambito scelto, analizzando e illustrando il gender gap, mettendo in luce la matrice culturale che ne è all’origine e le discriminazioni e ingiustizie che ne derivano; hanno inquadrato le loro ricerche in una prospettiva internazionale, valorizzando la capacità di lotta e di autodeterminazione delle donne anche in contesti del tutto sfavorevoli.
In particolare la classe 2B ha fatto cogliere, mediante una presentazione multimediale, il coraggio che Malala Yousafzai ha dimostrato nello sfidare i talebani in Pakistan, diventando un simbolo del desiderio di libertà e di rivendicazione dei diritti propri e di tutte, meritando il Nobel per la pace nel 2014.
La classe 3A, a sua volta, ha presentato, in un documento che raccoglie scritti individuali di studenti, il coraggio delle donne estendendo lo sguardo al mondo, dall’attivista americana Claudette Colvin alla drammatica situazione iraniana, con l’uccisione di Mahsa Amini e le tante proteste delle minoranze etniche e religiose. E spaziando anche nel tempo, ricordando i tanti diritti negati e conquistati a fatica, andando dalle lotte per il diritto di voto, ottenuto dalle donne soltanto nel XX secolo, al diritto all’interruzione volontaria della gravidanza e a una maternità responsabile, per concludere sul diritto delle donne a non essere inferiorizzate negli ambiti professionali e culturali.
Gli appunti che si potrebbero fare, in conclusione, è che trattandosi di un liceo artistico ci si potevano aspettare anche delle modalità espressive più originali o pertinenti all’indirizzo di studi.
Barbara Re insieme al Rettore dell'Università di Camerino, Claudio Pettinari:
classe 5 dell'IC “Rodari-Marconi” di Porto Sant'Elpidio
1° Premio ex aequo SEZIONE B - LAVORO
Raccontare e ricordare sono elementi caratterizzanti il progetto che ha approfondito il ruolo delle donne nella scienza in maniera sapiente e dettagliata. Le alunne e gli alunni per tramite del progetto hanno avuto l'opportunità di riflettere sul tema della parità di genere, e conoscere più da vicino scienziate come Rita Levi Montalcini, e Margherita Hack. Il progetto ha anche stimolato la capacità dei ragazzi e delle ragazze di lavorare in gruppo, approfondire la lingua inglese, costuire il pensiero computazionale, e la creatività realizzando anche dei meravigliosi cartelloni! L'intitolazione a Margherita Hack rappresenta un elemento distintivo del progetto.
Alessandro Blasetti del Sistema museale dell'Università di Camerino:
5^A-B-C, 3^A-B-C della Scuola Primaria “Via Fermi” di Pesaro Urbino
Premio Speciale
La commissione intende premiare il lavoro svolto dalla Scuola Primaria Via Fermi di Pesaro per i suoi molteplici aspetti di rilievo, come la creatività, espressa tramite le tecniche utilizzate; la varietà dei linguaggi, frutto di una ricerca indirizzata alla trasmissione dei saperi; il rapporto peer to peer fra studentesse e studenti, impegnati nella ricerca e nel trasferimento di competenze. La proposta di intitolazione della scuola a Eva Mameli, non da ultimo, pone ulteriormente l’accento sulla necessità di valorizzare una figura femminile di grande rilievo scientifico che tanto si è impegnata non solo nella propria ricerca, ma anche nella creazione di opportunità di istruzione, emancipazione e riscatto delle donne impegnate in agricoltura.
Michela Verdecchia (CGIL):
3 AL del Liceo delle Scienze Umane dell'IIS "Donati" di Fossombrone
1° Premio ex aequo Sezione B - Lavoro
Con questo lavoro le studentesse e gli studenti della classe 3 AL del Liceo delle Scienze Umane nel trattare il tema dell’economia delle donne hanno ricostruito la storia collettiva ed individuale della vita delle operaie di un azienza dell’industria tessile, un settore produttivo molto importante nel territorio di Fossombrone.
Nell’elaborato hanno fatto emergere la forza delle donne, l’importanza del lavoro femminile che non è solo autonomia economica ,diritti sindacali e libertà ma un contributo allo sviluppo sociale,culturale ed economico del territorio stesso.
Un altro aspetto importante per chi ha partecipato è di aver acquisito una maggiore consapevolezza del valore delle pari opportunità, del contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni di genere.
Maria Grazia Santini (CISL):
4^B Grafica e comunicazione "Seneca" e lo studente Mattia Baldelli della classe 5^B Grafica e comunicazione "Seneca" dell'IIS Polo3 di Fano
2° Premio Sezione B - Lavoro
Con questo premio si vuole dare valore e ricompensare il merito al lavoro svolto dalle ragazze e ragazzi della 4B e Mattia Baldelli della 5B dell’Istituto Tecnico “Seneca” di Fano -grafica e comunicazione-.
Sono riusciti ad esaltare grafica e creatività con una capacità espressiva nell’affrontare un tema come quello del lavoro ed emancipazione delle donne nella storia della città marinara di Fano, dagli inizi del 1900.
“Tempesta” il titolo – “Tempesta” il monumento ai caduti in mare il giorno 8 giugno del 1964; il monumento è una statua che rappresenta una donna che stringe forte a sé il figlio, mentre con ansia guarda verso l’orizzonte del mare in attesa che torni l’amato e padre dei suoi figli; Donne dalle mani solide e grande cuore, che con il duro lavoro nel rammendare le reti, cucire vele, preparare le esche, vendere il pescato, occuparsi della cura famigliare, hanno rivestito ruoli importanti senza nessun riconoscimento. Nell’ombra. Ma sempre fiduciose di riabbracciare i loro uomini, mettere del cibo in tavola, inconsapevoli che tutto questo faceva crescere anche l’economia del territorio e dell’intera comunità.
Queste ragazze e ragazzi, nel loro lavoro grafico e creativo con carte illustrate, simboli e “canzone dedicate a queste donne” in attesa del ritorno, tarocchi e proverbi dialettali appartenenti al mondo marinaro fanese, hanno unito lavoro e ambiente in cui vivono, l’amore per il mare, e la necessità di prenderci cura del mare e dell’ambiente per il bene di tutte e tutti.
Messaggi importanti con un passato fatto di saperi e di esperienze con lo sguardo attento al futuro.
Marina Marozzi (UIL):
Myriam Affan, Giovanna Bastari, Fabio Stan del Liceo artistico "Mannucci" - sede di Jesi
3° Premio Sezione B - Lavoro
Il lavoro svolto ha avuto l’obiettivo di evidenziare il livello di avanzamento dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 ed in particolare i traguardi 5.1, 5.5, secondo i quali si intende, rispettivamente: 5.1 Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze; 5.5 Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica.
Miriam, Giovanna e Fabio hanno saputo cogliere il tema della parità di genere nell’informazione tradizionale e nelle nuove professioni sui social partendo dall’attività di una loro docente, che è anche travel blogger su Instagram e content creator su TikTok.
Hanno, quindi, compiuto un percorso di approfondimento, che si articola attraverso la storia e l’evoluzione di due testate locali per inoltrarsi nelle nuove modalità divulgative, evidenziando il ruolo fondamentale dell’informazione nel processo di formazione e per la promozione di una cultura basata sulla parità di genere.
Tommaso Martello del Lions Club Host di Macerata:
Laura Brilli e Denise Di Concetto della 4^A Grafica e Comunicazione dell'IIS “Fazzini-Mercantini” di Grottammare (AP)
1° Premio ex aequo Sezione C - STEM
La 4^A sezione “grafica e comunicazione” dell’IIS Fazzini-Mercatini di Grottammare si è aggiudicata il primo premio nella sezione STAM con un lavoro dedicato ad una grande donna del passato Maria Gaetana Agnesi, matematica, filosofa e teologa vissuta nel 1700, considerata una delle prime donne riconosciute con merito dal mondo scientifico perché, oltre ad essere stata la prima donna a scrivere e pubblicare un libro di matematica, è stata anche la prima donna ad ottenere una cattedra universitaria, per la precisione all’Università di Bologna.
Maria Gaetana Agnesi, oltre alla figura di scienziata, viene anche ricordata come una donna caritatevole e dedita ai più deboli, tanto che dopo pochi anni ha rinunciato all’insegnamento universitario per dedicarsi personalmente all’istruzione dei numerosi fratelli, erano 21, e alla cura di persone malate, realizzando addirittura con le sue ricchezze un ospedale dove ha prestato il suo servizio di infermiera sino alla sua scomparsa.
Il lavoro realizzato dalle alunne è un semplice e piacevole libretto creato in un antico stile fumettistico che ricorda le vecchie strisce che si trovavano un tempo all’interno dei quotidiani.
Laura e Denise con semplici ed efficaci disegni sono così riuscite a descrivere in modo chiaro la vita da scienziata e filantropa di Maria Gaetana Agnesi, concludendo la rappresentazione attraverso una serie di tavole geometriche che descrivono correttamente uno degli studi matematici accreditati come scoperta a Maria Gaetana Agnesi: la versiera, una curva geometrica piana ricavabile da una funzione razionale.
Non solo con la grafica, ma anche attraverso il titolo dato al lavoro le alunne sono riuscite a riassumere efficacemente la vita di questa grande donna del passato con due semplici parole: La carità geniale. Perché Maria Gaetana Agnesi era sicuramente un genio della scienza che a sua volta ha dedicato la vita alla cura e all’insegnamento dei più fragili.
Claudia Santoni dell'Osservatorio di Genere:
2^A scuolas econdaria di I grado dell'I.C. “Bartolo Da Sassoferrato” di Sassoferrato
1° Premio sezione D – Percorsi resistenti
Il lavoro presentato ha saputo ben inquadrare il tema del ruolo delle partigiane nella Resistenza marchigiana riuscendo ad allargare il sapere dalla documentazione storica e archivistica, alla cartografia dei sentieri locali, alla testimonianza orale, nello specifico quella di Antonia Bianchi la cui biografia apre il bellissimo e-book divenendo fonte di rispecchiamento rafforzante delle gloriose storie di tante possibili partigiane marchigiane, storie ancora da raccontare.
Inoltre, la proposta di intitolazione dell’aula “multimediale” della sede centrale dell’istituto “Alle partigiane del Monte Strega” permette di completare a nostro avviso la memoria della toponomastica locale sulla resistenza del sassoferratese, aggiungendosi all’intitolazione del piazzale della scuola, cioè, “Ai partigiani del Monte Strega”.
Particolarmente emozionante, infine, è stata la premiazione del lavoro dedicato a Ginevra Corinaldesi a cura del Liceo Scientifico e delle scienze umane “Laurana Baldi” e del Liceo artistico “Scuola del libro” di Urbino.
Raffaella Gaspari di Coop Alleanza 3.0 insieme a Anna Maria Bernabucci e Carla Chiaramoni, figlia e nipote di Ginevra Corinaldesi:
1° Premio ex aequo Sezione A - Cittadinanza attiva
Coop Alleanza 3.0 consegna il primo premio ex aequo alla 2E del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "Laurana Baldi" e al 2C del Liceo Artistico Scuola del Libro di Urbino per aver fatto emergere la figura di Ginevra Corinaldesi , la prima donna medico condotto della regione Marche. Attraverso i loro lavori hanno raccontato, toccato e ricostruito i passi, le conquiste e le sconfitte di questa donna, simbolo della parità di genere e delle prime emancipazioni delle donne. In generale, attraverso la sua storia, si è fatta luce su tappe importanti, date per scontate, nell'emancipazione femminile e, attraverso il gioco, l'arte e il modellismo, ci ricorda che la strada per una vera parità di genere è ancora lunga. Per il modo in cui questa tematica é stata rappresentata, in maniera diretta ma al tempo stesso chiara, attenta e non banale, la commissione di valutazione della VI edizione del concorso didattico sulle vie della parità nelle Marche ha scelto di premiare queste classi e i loro docenti.
Gli studenti e le studentesse, sebbene in collegamento, hanno approfittato per fare ad Anna Maria Bernabucci delle domande sulla vita di questa donna stra-ordinaria, tenace e rivoluzionaria per i suoi tempi e non solo.
Insomma un'edizione ricca e una cerimonia di premiazione emozionante... che dire? Ci vediamo l'anno prossimo alla VII edizione: noi dell'Osservatorio di Genere e i partner siamo tutt3 pront3!!!